La street art, nata a New York nei trasgressivi anni 70, è una particolare forma di espressione dell’arte moderna che si manifesta esclusivamente nei luoghi pubblici utilizzando tecniche diverse tra cui bombolette spray, stencil e colori acrilici. A poco a poco si è diffusa in tutto il mondo, soprattutto nelle grandi città come Milano.

All’inizio la street art veniva vista come un’espressione di vandalismo giovanile, un modo di imbrattare gli arredi urbani con immagini, forme inutili e antiestetiche; oggi la street art viene considerata una vera e propria forma d’arte. Personalmente riconosco che nei contesti adatti la street art possa creare qualcosa di veramente bello e originale oltre a conferire alla città un’aria “cosmopolita” e “underground”.

La street art non viene mai eseguita su monumenti o su palazzi che hanno un valore storico o una loro identità ben definita ma cerca di valorizzare, attraverso l’uso della fantasia e del colore, edifici anonimi o pareti vuote. Inoltre la street art è connotata dalla volontà di esprimere un “messaggio”. Non è solo estetica ma è una vera forma di comunicazione a volte anche profonda.

L’istinto di molti giovani artisti a cimentarsi in questa affascinante espressione d’arte trova diverse motivazioni; per alcuni è una forma di protesta, per altri è un’espressione libera per manifestare in maniera spontanea la propria capacità artistica realizzando dei veri e propri “quadri moderni” nelle zone più disparate della città.

In questo modo gli artisti protagonisti di queste opere hanno la possibilità di avere un pubblico vasto di visitatori, senza alcun limite o costrizione, con il solo scopo di essere notati e apprezzati attraverso la trasformazione di luoghi e cose grazie alla creatività.

Oggi, in campo artistico, la street art è diventata un fenomeno culturale di grande rilevanza sociale. A ciò hanno indubbiamente contribuito la libertà d’espressione, la spontaneità dei soggetti e l’immediata visibilità.

Milano, nel panorama europeo, è sicuramente una delle “capitali” di questa forma artistica. Un particolare esempio lo ritroviamo nel quartiere Ortica, dove la street art ne racconta la storia. L’Ortica, da luogo desolato e abbandonato della città di Milano, ha ripreso nuova vita proprio grazie alla street art. Un progetto ambizioso intende grazie a questa forma d’arte, ricordare e mostrare la storia del quartiere. Da questa ambizione nasce il museo a cielo aperto “Or.Me – Ortica Memoria”. Tutti sono stati coinvolti, anche le scuole e gli abitanti di questa zona di Milano. Il museo, in ogni tassello, racconta e continuerà a raccontare gli aspetti saliente di Milano a partire dal Novecento fino ad arrivare agli anni Duemila: ad esempio l’emancipazione femminile, il boom economico, lo sport, il cibo, i migranti, senza tralasciare aspetti quali l’innovazione, il futuro e la creatività.

Ph: Gianmarco Grimaldi