Pelle per borse – Daniele Giovani
Tra le borse più ambite in assoluto, quelle realizzate in pelle occupano un
posto d’onore. Simboli di stile e qualità, si trattano di accessori senza tempo,
pilastri di ogni armadio, capaci di trasformare persino il look più essenziale in
qualcosa di straordinario. Oltre alla raffinata eleganza, le borse in pelle
artigianali si distinguono per la loro durabilità eccezionale, rappresentando un
investimento conveniente che ci accompagnerà per molti anni.
Quando si è alla ricerca di una borsa Made in Italy in pelle, sorge spontanea la
domanda su quale tipo di pellame sia meglio puntare. Ogni tipologia ha
caratteristiche distintive e pregi unici: la scelta del pellame giusto, in base alle
nostre necessità, è cruciale per trovare il modello perfetto.
Pellami per borse: le diverse tipologie e le loro peculiarità
Esaminando l’ampio panorama dei pellami, ne esistono diverse tipologie, che
si distinguono a seconda di fattori come l’animale, il tipo di concia, la
lavorazione del pellame e la rifinitura.
Tra le pelli di animale, troviamo quella bovina, con uno spessore che può
raggiungere fino a 7 millimetri, spesso impiegata per realizzare borse rigide. Le
pelli grezze subiscono lavorazioni diverse in base al tipo di animale: ad
esempio, il vitello è destinato all’abbigliamento di lusso, il bufalo trova impiego
nel settore dell’arredamento e la pelle di vacca è usata per la produzione di
scarpe e accessori come cinture e borse.
Inoltre, troviamo la pelle caprina, contraddistinta da una struttura compatta e
un fiore con grana marcata, dalla grande resistenza meccanica, malgrado lo
spessore sottile.
Un’altra tipologia di pellame pregiato è il saffiano, una pelle di vitello stampata
e pigmentata inventata da Prada, celebre per la sua particolare trama. Il nome
di questa pelle deriva dalla lavorazione a cui il vitello è sottoposto nella fase di
rifinizione finale.
La pelle scamosciata è un’altra tipologia di pellame di grande pregio, un must
degli accessori artigianali: si tratta di una pelle di origine ovina o bovina privata
della parte più pregiata e superficiale, ossia il fiore. Grazie a un processo di
lavorazione complessa, visivamente e al tatto la pelle scamosciata ricorda il
velluto.
Spiccano poi la ruga, pellame di vitello semi-lavorato di alta qualità, liscio al
tatto e luminoso, e la pelle dollaro, di origine bovina, caratterizzata dalla
disomogeneità della superficie e dalla sua morbidezza.
Qual è la pelle più pregiata per le borse?
Tra le tipologie di pelle particolarmente pregiate per gli accessori, spicca quella
di serpente, resa unica dai suoi disegni irripetibili. Morbida e resistente, è
usata per gli accessori di alta moda.
Un’altra possibilità di grande qualità è la pelle di coccodrillo, di solito ricavata
dalla pancia o dai fianchi dell’animale, le sue parti più morbide. Si tratta di un
pellame esotico, considerato tra i più lussuosi. Inoltre, lo struzzo rappresenta
un pellame tra i più costosi e preziosi nel mondo della pelletteria, noto per i
suoi follicoli distribuiti in modo uniforme sulla sua superficie. Questo pellame
è versatile, soffice al tatto e molto durevole.
Spicca anche la pelle di pitone, dal grande impatto e morbida al tatto. Grazie
alla sua versatilità si presta alla realizzazione di borse di ogni tipo, dai modelli
più strutturati a quelli più morbidi.
Per trovare la borsa artigianale in pelle perfetta per il tuo stile e le tue
esigenze, rivolgiti a Daniele Giovani, imprenditore del lusso e del Made in Italy.